Alcuni uomini britannici avrebbero finto di essere padri di bambini a cui hanno fatto ottenere la cittadinanza.
Secondo un’indagine della Bbc, nel Regno Unito alcuni uomini si sono finti genitori di bambini, figli di donne immigrate irregolarmente. Le madri ottenevano il permesso di soggiorno, ma per i finti padri era tutto un tornaconto: gli uomini venivano pagati fino a 10mila sterline.
La truffa delle madri immigrate
Una donna che arriva nel paese di destinazione e dà alla luce un bambino avuto con un uomo britannico, riceve automaticamente un visto familiare, che le darà il diritto di rimanere nel Paese e di richiedere a tempo debito la cittadinanza.
Alla base di questa truffa però, c’erano diversi agenti che hanno il compito di reclutare uomini disposti a prestarsi all’imbroglio. A scoprire ciò, è stata una giornalista sotto copertura che ha finto di essere una donna incinta che si trovava illegalmente nel Paese.
Così ha incontrato un uomo che si faceva chiamare Thai, che le ha offerto un “pacchetto completo” per 11mila sterline, per poi presentargli Andrew, l’uomo che avrebbe ricevuto un compenso di 8mila sterline. Quando l’agente è stato poi interrogato, ha negato qualsiasi coinvolgimento con la truffa e ha detto che “non ne sapeva nulla”.
L’intervento del Ministero dell’Interno
Questo accurato processo, è la dimostrazione “di quanto siano disperate queste donne”, ha spiegato Ana González, avvocato specializzato in immigrazione. “La regola per cui un bambino ottiene automaticamente la cittadinanza “serve a proteggere i bambini, non a concedere visti a donne che non hanno documenti. Non dovrebbe essere vista come una scappatoia”, ha precisato.
Sulla base dell’indagine condotta dalla Bbc, sono stati stimati 4.860 visti familiari concessi ad “altre persone a carico” nel 2022. Il Ministero dell’Interno ha adottato misure per prevenire e individuare le frodi all’immigrazione, richiedendo prove aggiuntive per l’ottenimento di un certificato di nascita.
Le immigrate truffate
Spesso però accade che per le donne immigrate non tutto va come sperato. E’ già successo che alcune di esse si sono ritrovate a dover pagare per poi scoprire che il finto padre era invece un immigrato, senza cittadinanza a sua volta.
“Solo un giorno dopo aver ricevuto il certificato di nascita del mio bambino l’ho scoperto. Sono impazzita, perché avevo già scritto i suoi dati sul certificato di nascita e non potevo cambiarli”, ha dichiarato una di loro.
Anche se questo fenomeno è molto diffuso – anche in India, Pakistan, Bangladesh, Nigeria e Sri Lanka – sono poche le persone che vengono perseguite per questo reato. “È per questo che la gente lo fa, perché non teme alcuna ripercussione”, ha detto l’avvocato specializzato in immigrazione, Harjap Bhangal.
